Indagine su omobilesbotransfobia in Italia
Durante questi mesi di emergenza sanitaria da Covid-19, abbiamo vissuto in prima persona esperienze di restrizione, coercizione, distanziamento, paura, dolore, rabbia, insicurezza, disuguaglianza e molto altro. Le abbiamo sperimentate nei nostri spazi e luoghi quotidiani – la casa, la scuola, il luogo di lavoro, gli spazi pubblici – che hanno assunto forme e significati inediti, rivelato dinamiche e rapporti di forza non sempre evidenti, accomodato pratiche che ne hanno trasformato il senso. Condizioni eccezionali tuttavia, temporanee, determinate da uno stato di emergenza destinato prima o poi a finire. Il report qui presentato, invece, evidenzia come per alcune persone quelle esperienze di confinamento, reale e simbolico, di insicurezza, di oppressione facciano parte della quotidianità, prosperino proprio nelle case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, si configurino come violenze strutturali alimentate nella norma, non nella sua sospensione. Il documento presenta i risultati di una recentissima indagine sui crimini d’odio omobilesbotransfobico in Italia, realizzata dal Centro Risorse LGBTI con il supporto del Comune di Bologna e in partnership con varie associazioni territoriali e nazionali. Il quadro che ne esce invita tutte e tutti a una profonda riflessione sulla società che stiamo costruendo e su quanto le questioni di genere costituiscano un nodo centrale di tale riflessione. Ringraziando il Circolo Tondelli di Bassano del Grappa per la diffusione, vi invitiamo a leggere il documento al seguente link:
Per approfondimenti: Centro Risorse LGBTI e Circolo Tondelli di Bassano del Grapppa (VI)
Una opinione su "Hate Crimes No More, 2020"
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