VocabolAria, una sorta di scrigno di parole da custodire, nasce da un evento che il laboratorio ha organizzato, in piena campagna elettorale, il 2 settembre 2020.
Ci interessava confrontarci con alcune candidate non tanto per fare propaganda, quanto per provocare e provocarci sull’importanza del linguaggio e dell’attenzione ad esso.
È stato un momento importante e vogliamo ora far risuonare le parole che sono state evidenziate durante il confronto con Valentina Dovigo, Chiara Luisetto e Gaia Bollini, le nostre tre ospiti.
Perché organizzare un incontro così?
Siamo convinte dell’importanza umana, sociale e politica delle relazioni e del fare rete: l’attenzione a un approccio di genere è per noi fondamentale in tali ambiti, e in tutto ciò è importante il linguaggio che si usa.
Per arrivare a crescere in questa dimensione, non possiamo dimenticare il ruolo dell’educazione alla parità di genere e della formazione, nell’ottica di una sostenibilità socio-ambientale e di una visione integrata dello sviluppo.
Ecco perché sono importanti le politiche di connessione in cui le persone collaborano pur nella diversità di idee.
Questo cammino ci ha portato ad enucleare, quel pomeriggio, tre parole chiave importanti: linguaggio, comunicazione ed ascolto.
“Parole da custodire”, si diceva: non raggruppate in un pedissequo elenco, ma arricchite e rielaborate dalla risonanza che hanno avuto e hanno, a campagna elettorale terminata, nella vita di ciascun* di noi. Le risonanze sono proposte da tre persone diverse: ciascuna ha approfondito il contributo di una delle tre candidate.
Ogni mese verrà proposta una parola, o un gruppo di parole simili, e ci auguriamo che ciò costituisca un’opportunità di rielaborazione per chi ci legge.
E, aggiungiamo, ci piacerebbe ricevere messaggi con le vostre opinioni, riflessioni e sottolineature per un confronto allargato e arricchente.
Erica
Ci trovate a redazione.labob5@gmail.com


